“Prendi la tua cartella e vattene da scuola”: i bambini di Roma commentano le leggi razziali
Sarà inaugurata alle 17.30 dell’8 novembre, al Museo di Roma in Trastevere, la mostra dal titolo Prendi la tua cartella e vattene da scuola, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la Comunità di Sant’Egidio e in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma. A 80 anni dalle famigerate leggi razziali, la mostra ripercorre questa pagina terribile della storia italiana. All’inaugurazione interverranno il presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, e il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 9 al 25 novembre, vuole far memoria delle leggi razziali del 1938 e proporre una riflessione sulle drammatiche conseguenze storiche, culturali e sociali che esse produssero. Protagonisti di questo racconto sono i bambini delle periferie di Roma, che frequentano le “Scuole della Pace” della Comunità di Sant’Egidio. I bambini hanno affrontato in maniera approfondita questo avvenimento e hanno prodotto disegni e testi che formano il contenuto principale della mostra. A questo materiale si affiancano documenti e immagini dell’epoca: pagelle, quaderni, giornali.
Le Scuole della Pace, centri completamente gratuiti e gestiti da volontari della Comunità di Sant’Egidio, sostengono il bambino nell’inserimento scolastico e aiutano la famiglia nel suo compito, proponendo un modello educativo aperto agli altri e solidale, capace di superare barriere e discriminazioni.
La mostra è concepita per essere fruita, in modo particolare, da un pubblico giovane e, a tal fine, si è realizzato uno spazio espositivo evocativo di un’aula scolastica, luogo familiare della relazione, della cultura, del confronto. Nelle sale saranno presenti veri e propri banchi e sedie concessi per l’occasione proprio dalla Scuola primaria “Francesco Crispi”, frequentata all’epoca da Piero Terracina. Inoltre, molti pannelli, sui quali sono stampati disegni e testi, riproducono le fattezze della tipica lavagna scolastica.
Entrando nella prima sala si è accolti dalle voci di alcuni ebrei che raccontano il loro primo giorno di scuola, quello nel quale furono espulsi. L’esposizione attraversa gli eventi storici seguendo tre percorsi – esclusione, resistenza culturale, inclusione – che mirano a un coinvolgimento emotivo, oltre che alla conoscenza dei fatti, da parte del visitatore. Lo stesso percorso conoscitivo ed emotivo che è stato proposto ai bambini come metodo di lavoro. Per i possessori della nuova Mic Card, che al costo di soli cinque euro consente a residenti e studenti l’ingresso illimitato per dodici mesi nei Musei Civici, l’ingresso alla mostra è gratuito.
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