Al Teatro Vascello di Roma in scena “Bailamme” di Simone Barraco
Il 9 aprile al Teatro Vascello di Roma andrà in scena, in prima assoluta e in data unica, Bailamme, opera musicale povera e senza musica, con la regia di Simone Barraco, che firma anche la scrittura scenica ispirata alle opere di Bertolt Brecht. Sul palco Gabriele Ciccotosto, Silvia Corona, Arianna Iacuitto, Gioia Giulianelli, Francesco Giuliano, Beatrice Progni, Maria Sivo, Pasquale Smiraglia, Lorenzo Tracanna e Gianmarco Vettori.
Bailamme deriva dal turco bayram: confusione di gente che va e viene, baraonda. Il riferimento al mondo odierno è voluto: un susseguirsi di improbabili governi, crisi economiche, attacchi terroristici, minacce nucleari determinano la confusione da cui i personaggi di Bailamme prendono vita. La pièce dà voce all’ampia gamma di categorie umane: dagli “ultimi” in conflitto fra loro, la parte di popolazione che, sempre più vicina alla soglia di povertà lentamente subisce un processo di schiavizzazione, ai “potenti della terra”, stralunati, viziati ed ipocondriaci. Fra loro spicca Cristopher, l’ingenuo guardiano dello zoo, che per cercare Berta, una scimmia scappata dalla gabbia, si imbatte in una serie di eventi che lo portano a diventare il nuovo Messia hashtag anni 2000. Un Cristo pronto a costruire una gabbia che ospiti animali di ogni specie e uomini di tutte le nazionalità per farli convivere in armonia.
La scrittura scenica dello spettacolo prende in prestito dalle opere di Brecht lo stile drammaturgico e le tematiche, da cui si sviluppano gli intrecci. Emerge sulla scena una fotografia del mondo contemporaneo, in questa versione brechtiana-pop. Il dramma racconta fenomeni economici, politici, religiosi, storici e culturali del nostro tempo, attraverso buffi e sgangherati personaggi che dalla scena arrivano al pubblico facendolo interagire nell’azione scenica, facendolo diventare parte della storia, della nostra storia.
La drammaturgia è suddivisa in 14 quadri, come le istanze della Via Crucis, presentati dal narratore. In questo gioco meta-teatrale strutturato in diversi livelli stilistici (narrazione e azione, linguaggio solenne e popolare, canto e parlato, economia politica e registro grottesco, religione e demistificazione) i temi si materializzano in situazioni grottesche, tese fino a limiti che non permettono di identificarsi e cariche di segni sovrapposti che moltiplicano le prospettive da cui guardare i fatti. Bailamme nasce dalla sensazione di impotenza mista a solitudine.
Sullo sfondo, alcuni cruciali quesiti: se l’uomo è un animale sociale, una volta arrivati a questo punto, in cui gli ultimi sono contro gli ultimi, in cui il capitalismo irrazionale diventa l’unico valore, dove si va? E che cosa resta del potenziale umano? Per informazioni e prenotazioni, http://www.centroartisticoilgirasole.it.
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