M5S: svolta nelle alleanze in Europa. Salvini: “Dalla rivoluzione alla poltrona”
Non si placano le critiche al Movimento Cinque Stelle dopo il passaggio del partito nelle fila del gruppo liberale ed europeista Alde (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa), guidato dall’ex primo ministro belga Guy Verhofstadt, e l’addio all’Ukip di Nigel Farage. E anche se la votazione online indetta da Beppe Grillo ha dato il proprio placet a questa svolta relativa alle alleanze, sono in molti ad avanzare recriminazioni e critiche in ordine ad una scelta da molti letta come mancanza di coerenza. E come prevedibile non mancano le stoccate da parte dei politici italiani: primo tra tutti il segretario della Lega Nord, che senza usare mezzi termini parla di tradimento nei confronti dell’elettorato pentastellato. Su Facebook Matteo Salvini commenta infatti: <<Dalla rivoluzione alla poltrona, ahiloro, il passo è stato breve. Posso garantire agli eletti e agli elettori dei 5 Stelle che la Lega non tradirà mai la sua battaglia per la sovranità monetaria e la libertà>>.
Bordate anche dal Partito Democratico, la cui deputata Marina Berlinghieri sottolinea: <<Il Movimento 5 stelle vuole usare l’Europa come salvadanaio per il proprio partito. La giravolta di Beppe Grillo, che abbandona l’alleanza con l’Ukip di Farage per passare all’Alde, serve a incassare quasi 700mila euro all’anno di fondi pubblici da usare per le iniziative politiche in Italia. A confermarlo è lo stesso Grillo nel suo blog, quando mette nero su bianco che vuole ‘ottenere fondi da spendere sul territorio>>.
Luigi Di Maio appoggia invece la scelta di Grillo e critica i giornalisti: <<Sono sempre quelli che hanno mancato clamorosamente i più grandi avvenimenti politici degli ultimi anni, dalla Brexit, al referendum costituzionale italiano fino a Trump. Applicano schemi del 900 alla politica del 2017. Contenti loro…La democrazia per loro è spaccatura. Per noi è decisione partecipata>>.
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