Addio a Dario Fo, eterno giullare. Il funerale sabato a Milano
L’Italia perde uno straordinario protagonista della cultura: Dario Fo se n’è andato questa mattina a 90 anni. L’artista, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1997, era ricoverato da giorni all’Ospedale Sacco di Milano. Come ha chiarito il suo medico curante, Delfino Luigi Legnani, il decesso è stato provocato da un’insufficienza respiratoria dovuta a una patologia polmonare di cui era sofferente da anni. Domani, dalle 15 a mezzanotte, la camera ardente al Teatro Piccolo Strehler di via Rivoli. Il funerale sarà invece celebrato sabato, alle 15, con una cerimonia laica in piazza Duomo.
Dario Fo è stato drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista. Insieme a Franca Rame, amatissima moglie e anche lei straordinaria artista, ha formato un duo emozionante e appassionato, spezzatosi nel 2013, alla morte di lei. Unanime il cordoglio di un Paese intero. Beppe Grillo su Twitter scrive: <<Dario Fo non era semplicemente un uomo libero, era la libertà incarnata>>. Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, lo ricorda così: <<Ci ha lasciato il Grande Dario Fo. Negli occhi ho ancora la sua gioia mentre descriveva ogni suo oggetto all’apertura del Museo Fo di Verona>>. Ateo, ma affascinato da Dio, Dario Fo stimava molto Papa Francesco, di cui disse: <<Ho sentito subito l’onestà e la chiarezza di quello che dice>>. Lucido fino all’ultimo, Dario Fo solo pochi giorni fa scherzava sulle sue condizioni di salute: <<Se mi dovesse capitare qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare>>.
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