Roma, via dei Fori Imperiali riapre al traffico veicolare. Polemiche.
La Giunta Raggi vuole dare segnali di cambiamento. E allora, che fa? Per esempio revoca l’ordinanza con cui l’ex sindaco Ignazio Marino aveva pedonalizzato i Fori Imperiali. E così chi ha avuto il privilegio di percorrere a piedi questa antichissima e splendida strada, ora avrà una delusione. Linda Meleo, neo assessore alla Mobilità, intende infatti revocare la pedonalizzazione dei Fori valida dal 1° agosto al 4 settembre. Ieri pomeriggio Meleo ha annunciato tramite facebook: <<Alla prossima riunione di giunta proporrò una delibera per la revoca del vecchio provvedimento del 2015 che, a partire da oggi, ha stabilito la chiusura dei Fori Imperiali per i mezzi pubblici fino al 4 settembre, causando evidenti disagi ai cittadini romani. Abbiamo scelto di intervenire immediatamente – ha aggiunto l’assessore – perché tale determinazione avrebbe inoltre condizionato anche i mezzi per il prosieguo dei lavori della metro C, facendo scattare potenziali penali per il Comune pari a circa 150 mila euro al giorno. Fra pochi giorni ogni cosa tornerà a funzionare regolarmente e i bus torneranno a via dei Fori Imperiali dal 30 luglio al 13 agosto; dal 22 agosto al 3 settembre; tutti i sabati festivi escluso il 20 agosto e nei ponti del 31 ottobre e del 9 dicembre>>.
Ovvie le polemiche scaturite in seguito all’annuncio, perché un conto è passeggiare in sicurezza lungo questa splendida via, ben altra cosa è percorrerla rischiando di essere arrotati dai veicoli. Ma questo evidentemente all’assessore interessa poco. Meleo tramite facebook parla di “errate interpretazioni“, scaricando la colpa sugli altri anziché assumersi la responsabilità di quanto affermato. E in molti fanno notare la debolezza delle argomentazioni addotte a sostegno della decisione di revocare la pedonalizzazione: Meleo afferma che l’apertura al traffico consentirà di finire i lavori alla Metro C senza pagare penali per l’ingresso dei mezzi. E il Comune non può fornire permessi speciali ai suddetti mezzi? Davvero non si comprende la ratio di una simile decisione. Ma soprattutto ci si chiede: gli assessori all’Ambiente e alla Cultura non hanno nulla da dire in proposito?
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