Barack Obama a colloquio con il marito di Jo Cox: “Il mondo è migliore grazie a lei”
Il prossimo 22 giugno Jo Cox avrebbe compiuto 42 anni, invece due giorni fa la sua giovane vita è stata brutalmente spezzata per mano di un uomo che l’ha ripetutamente accoltellata e non pago, quando lei era già stesa a terra, le ha pure sparato.
La mano assassina è quella di Thomas Mair, un solitario giardiniere dal cui passato emergono inquietanti legami con il movimento neonazista e un interesse per la letteratura anarchica sulle armi. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha avuto un colloquio telefonico con il marito della parlamentare, Brendan Cox. <<Non c’è giustificazione – ha detto Obama – per un crimine così atroce, che ha sottratto alla famiglia, alla comunità e al paese una moglie, una mamma e un funzionario pubblico. Il mondo è migliore grazie a Jo>>.
Il Regno Unito, ma anche il mondo intero, piange la morte della parlamentare laburista da sempre a fianco degli ultimi e ora a favore dell’opzione remain, contro l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Figlia della working class inglese, Jo Cox ha sempre collaborato con le organizzazioni no profit, Oxfam, Save The Children e la fondazione di Melinda e Bill Gates. Nel 1995 si laurea (affrontando non poche difficoltà di carattere economico) a Cambridge e, per sua stessa ammissione, l’esperienza universitaria la segna profondamente. Perché Cambridge è l’ateneo dell’élite, ristretta nicchia di cui Jo non fa parte. A proposito di questa esperienza, la parlamentare racconta in un’intervista: <<Lì ho capito che conta dove nasci, che conta come parli, che conta chi conosci>>.
Da donna di acuta intelligenza, Jo fa di tutto questo un prezioso carburante per andare avanti, ancora più decisa, nella sua opera a favore di chi soffre: va in Africa, in Asia e in Medio Oriente da volontaria, per aiutare le popolazioni in difficoltà. Sposa Brendan Cox, un appassionato volontario come lei, e diventa mamma di due bambini. Quando si è costretti a ricordare una persona che non c’è più, il rischio della retorica è sempre proditoriamente acquattato dietro l’angolo, allora vogliamo ricordare Jo Cox con le parole di Fabio Cavalera, che sul Corriere della Sera scrive: <<Ora la dipingono come “una stella nascente” della politica e del laburismo. Esagerazioni. Era una volontaria con una grande passione per la giustizia e per la difesa dei diritti umani. Molto più che una “stella”>>.
Rispondi