Strage di Capaci, 24 anni dopo oltre 50mila studenti a Palermo per ricordare Giovanni Falcone
<<La mafia non è affatto invincibile>>. Sergio Mattarella questa mattina ha voluto citare le parole di Giovanni Falcone nel giorno in cui l’Italia corre con il cuore a Palermo per ricordare quel maledetto 23 maggio 1992 in cui per vile mano mafiosa trovarono la morte Falcone, la moglie Francesca Morvillo insieme ai tre uomini della scorta, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
L’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo ha ospitato la commemorazione ufficiale, alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Alla giornata ha preso parte anche Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, scampato pochi giorni fa ad un attentato mafioso. Oltre 50mila gli studenti, provenienti da tutta Italia, che si sono riversati a Palermo per testimoniare il proprio impegno fatto di memoria e determinazione. Come sottolineato da Mattarella, la strage di Capaci è stato <<un assassinio, a un tempo, che ha segnato la morte di valorosi servitori dello Stato, e l’avvio di una riscossa morale, l’apertura di un nuovo orizzonte di impegno grazie a ciò che si è mosso nel Paese a partire da Palermo e dalla Sicilia. Desidero esprimere la mia vicinanza – ha concluso il capo dello Stato – e la mia gratitudine a tutti voi presenti nell’aula bunker, a chi non si è mai scoraggiato nella battaglia contro le mafie, contro l’illegalità e contro la corruzione, a chi lo ha fatto a costo di sacrificio personale e a chi ha compreso il valore della cultura della legalità, che vive anzitutto nell’agire quotidiano>>.
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