Cascia, “La Passione di Maria” in scena alla Basilica di Santa Rita
Sabato 18 novembre, alle ore 21, la Basilica di Santa Rita a Cascia (Perugia) ospiterà una serata all’insegna del teatro e della spiritualità. L’Associazione culturale GardArt di Desenzano del Garda (Verona) porterà in scena lo spettacolo dal titolo La passione di Maria, tratto dagli scritti di Jacopone da Todi.
Si tratta di un progetto artistico la cui regia è a cura di Walter Peraro e Laura Gambarin, mentre gli arrangiamenti musicali portano la firma di Gianluigi La Torre. Come suggerisce il titolo, la pièce ripercorre la passione di Gesù vissuta da Maria, dalla madre, da colei che vive la vicenda con un dolore insopportabile perché contro natura. Più conosciuta con il primo verso “Donna del paradiso”, è la più nota “lauda” di Jacopone Da Todi, francescano vissuto nella seconda metà del 1200, il più antico esempio di lauda drammatica giunto sino a noi, di grande rilevanza storico-linguistica in quanto uno dei primi testi scritti in italiano volgare.
L’idea di Walter Peraro è di presentare questa lauda in un’inedita forma recitata e cantata, con brani musicali scelti dal repertorio religioso classico (Laudario di Cortona del sec. XIII, Monteverdi, Grancini, Pergolesi, etc.), mottetti spirituali del ‘500 e altri brani sacri, eseguiti con arrangiamenti moderni dagli stessi attori e da un coro di 45 elementi formatosi appositamente per questo progetto. Maria si muove lungo un percorso rettilineo in una strada senza ritorno che la porta alla croce facendole vivere la sua personale via crucis, immersa in un ampissimo abito rosso che la costringe a camminare solo in avanti e che diventa simbolo del sangue che dalla morte di Gesù, attraverso la madre, si riversa su tutta l’ umanità assetata di salvezza. Arriverà ad abbracciare la croce fino a raccogliere nel pianto il sangue del figlio sparso per la redenzione degli uomini, che è al tempo stesso il dolore di tutta l’ umanità di cui lei si fa portavoce. Dialogano con Maria il Nunzio, che secondo antiche tradizioni, sarebbe lo stesso angelo dell’ annunciazione; Gesù che, voce fuori campo, la aiuta ad accettare la sua morte; e il coro, simbolo dell’ intera umanità, che con il canto fa da corona al suo pianto. Per ulteriori ragguagli, è possibile contattare l’Ufficio Informazioni del Santuario di Santa Rita al numero 0743 75091 oppure inviare una email all’indirizzo infobasilica@santaritadacascia.org.
All’interno del Monastero di Santa Rita da Cascia è inoltre situato l’Alveare di Santa Rita che ospita, ogni anno, circa sessanta ragazzi e ragazze bisognosi di assistenza e aiuto: giovani con genitori impossibilitati a prendersene cura a tempo pieno. Fondato nel 1938 dalla Beata Madre Teresa Fasce, l’Alveare di Santa Rita è parte integrante del Monastero e vuole essere un nido protettivo per i fanciulli accolti. Nato come orfanotrofio, accoglie oggi minori in difficoltà:
- le Apette, ragazze dai 6 ai 18 anni, provenienti da tutta Italia, che vivono giorno e notte all’interno della struttura;
- i Millefiori, ragazzi cresciuti con la loro famiglia nelle vicinanze di Cascia, ospitati durante il giorno dal lunedì al venerdì, dall’uscita di scuola fino a sera.
Per sostenere questa importante struttura, è possibile contattare il numero 0743 76201, o scrivere all’indirizzo alveare@santaritadacascia.org. Altre informazioni sono inoltre reperibili sul sito http://www.santaritadacascia.org.
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