Incendi, Campania e Sicilia a ferro e fuoco. De Magistris: “Tragedia insopportabile”
Il Sud Italia brucia e, come sempre, dietro ai roghi c’è la volontà di mani criminali. Mani maledette. La Sicilia e la Campania, regioni dotate di bellezze naturalistiche senza eguali, sono in questi giorni messe a ferro e fuoco: le immagini che giungono dalle aree avviluppate dalle fiamme sono impressionanti, e non è a questo punto prevedibile quanto gravi saranno le conseguenze. In Campania due chilometri di fiamme lungo le pendici del Vesuvio alterano i tratti caratteristici di questo angolo di Bel Paese che il mondo ci invidia. E lo stesso avviene in Sicilia: una Messina dolorante, con focolai estesi in maniera impressionante, mostra suo malgrado quanto violenta sia l’azione della criminalità organizzata. Nelle ultime 48 ore sono decine gli ettari di terra andati in fumo nelle due regioni.
<<Occorre capire – ha detto senza mezzi termini Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana – che ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza criminale, non solo in Sicilia ma anche in altre regioni, che sta distruggendo il nostro patrimonio boschivo>>. Parole che fanno il paio con quelle di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: <<È una tragedia insopportabile, è un disastro ambientale, una ferita che colpisce tutti noi perché sta bruciando la nostra montagna>>. Ecco, una tragedia insopportabile che si ripete anno dopo anno, a causa di un manipolo di criminali imbecilli.
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