L’antica arte della panificazione protagonista in Umbria
Umbria: cereali, terra, tradizione, biologico… elementi naturali. Una scelta di lavoro, una scelta di vita: questo il titolo della giornata svoltasi al Molino Farchioni di Bastardo (Perugia), dove la primavera è iniziata con un evento dedicato alla conoscenza della panificazione. Protagonisti della giornata, i fornai storici di Roma e il Gruppo Giovani Panificatori.
In questa occasione è stato inoltre presentato il logo ufficiale del Gruppo Giovani Panificatori e sono state lanciate sul mercato le farine primaverili differenziate e biologiche, studiate ad hoc per rispondere alle richieste di una clientela sempre più esigente. Ospiti d’eccezione, in rappresentanza dello straordinario giacimento enogastronomico che caratterizza il Bel Paese, la Crescia di Urbino di Michele Romano e la Tiella di Gaeta di Carlo Avallone.
Una filiera di qualità, una panificazione sviluppata intorno ai nuovi regimi alimentari e l’uso di farine in grado di restituire agli impasti una propria identità territoriale: questi i princìpi su cui si incardina il progetto presentato al pubblico. All’origine di tutto, l’avvicinamento ad un’agricoltura sempre più naturale e il rafforzamento della filiera dal campo alla tavola con la sottoscrizione, da parte dei contadini, di un rigoroso disciplinare di produzione dove ad essere regolamentate sono le caratteristiche del terreno, il tipo di grano, l’epoca della semina, le concimazioni e le difese colturali. Tre le parole d’ordine che caratterizzano il lavoro dei panificatori: genuinità, bontà, sicurezza, ma anche attenzione al benessere e a tutti quei valori che da sempre identificano la figura del panificatore come uno dei mestieri più nobili legati al cibo.
Farchioni è una tra le realtà italiane agroindustriali più importanti, con un fatturato da 125 milioni di euro, che dal 1780 produce olio, vino, birra, farina a Giano dell’Umbria, nei pressi di Perugia. La scelta di legarsi ai fornai e di dar vita al Gruppo Giovani Panificatori, è dovuta proprio alla condivisione dei suoi valori strategici, con l’offerta ai consumatori di prodotti di qualità etici e sostenibili, rispettosi della salute e dell’ambiente.
Nato ufficialmente nell’ottobre del 2016, il Gruppo dei Giovani Panificatori è un’associazione il cui intento è la valorizzazione della panificazione di alta qualità attraverso metodi di lavorazione che riportano alla tradizione, al ritorno al lievito madre e all’uso di farine autoctone selezionate. L’obiettivo è quello di divulgare la sapienza artigiana e formare nuove leve pronte ad intraprendere il lavoro dell’arte bianca. Ecco allora i componenti di questo gruppo: Adriano Albanesi (Il Forno delle meraviglie – Roma); Ivan Mastrone (Ivan, il re del pane – Artena); Giuseppe Bernabei (Gruppo Bernabei); Gabriele Basciani (Panificio Mondial Bread); Domenico Zingarelli (Briciole – Latina); Simone Aureli (Dolce Forno); Mario Maurizi (Forno Maurizi); Carlo Costantini (Il Fornaio di via Cherso); Gruppo CR Spa; Roberto Nicosanti (Panificio Val Melaina – Roma); Corrado Savinelli (L’angolo del Fornaio2); Bruno Chrubini (Maurizi, Largo Giovanni Ansaldo); Daniele Boldrini (Panificio Boldrini La Briciola); Natascia e Fulvia D’Offizi (Gioia e Golò); Edoardo Ansuini (Ansuini Fornai in Roma); Flavio (Sandrino’s Forni evoluti – Roma); Diego Erma (La Panzanella – Roma). Nelle foto di Rosangela Petillo i momenti salienti della giornata.
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