A Torino il Festival del Giornalismo Alimentare
Cibo, sostenibilità e paradossi alimentari: di questo e tanto altro si parla da oggi al 25 febbraio a Torino, grazie alla seconda edizione del Festival del Giornalismo Alimentare. Si partirà dall’analisi del modo in cui i media comunicano il cibo: il programma prevede due giorni di incontri, dibattiti, tavole rotonde, più una terza giornata “esperienziale” dedicata ai soli giornalisti.
Tra i principali partner dell’evento, Rai Radio 1 e l’Università degli Studi di Torino, uno dei più grandi e prestigiosi atenei italiani. Numerosi i temi che saranno affrontati: l’informazione nutrizionale e le agromafie, gli sprechi e la refezione scolastica. Ma anche più specificamente il ruolo dei mass media nel comunicare il cibo, la deontologia professionale dei giornalisti in campo alimentare, il lavoro e il ruolo dei food blogger, i pericoli dei social network, la nuova vita della critica gastronomica.
A dibattere di questi temi saranno giornalisti, food blogger, conduttori televisivi e radiofonici, esperti e manager di grandi aziende. Nella giornata inaugurale focus su sostenibilità, impatto ambientale e sprechi nella filiera alimentare. Si proseguirà poi con un dibattito su come una scorretta informazione sulla conservazione dei cibi possa alla lunga portare maggiori sprechi. In una sala si parlerà di reati alimentari e agromafie, importanza dell’etichettatura e di allarmi alimentari generati dai media, ma anche di cibo e informazione scientifica. Nell’altra sala, spazio a tematiche legate alla deontologia dei giornalisti. Non mancheranno approfondimenti tecnici, come quelli riguardanti le differenze tra giornalisti e food blogger e i loro punti in comune; la trasformazione di un food blogger in influencer, il rapporto freelance/blogger in un mondo sempre più “social”.
La giornata di venerdì si aprirà con le diete e i loro benefici, per poi proseguire con le bufale alimentari on line, uno dei temi più amati e con maggior riscontro della passata edizione. Si parlerà di agricoltura e opinione pubblica, per concludere con una riflessione sulla refezione scolastica, in una città come Torino da cui la scorsa estate è partita la battaglia legale dei genitori per mandare a scuola i figli con il cosiddetto “pasto da casa” in sostituzione della mensa. Nel rush finale, dopo la pausa pranzo del venerdì, al Festival del Giornalismo Alimentare si parlerà dei pericoli dell’era social, di marchette e pubblicità occulta, di deontologia nel giornalismo precario, di giornalismo enologico, di sprechi idrici, di nuovi trend e di critica enogastronomica.
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