Grazie a Roberto Bolle la grande bellezza della danza approda su RaiUno
La mia danza libera: questo il titolo del programma che sabato 8 ottobre vedrà protagonista in prima serata su Rai Uno l’étoile Roberto Bolle. Questo tributo televisivo è stato presentato oggi con una conferenza stampa al Teatro Parenti di Milano. Oltre a Bolle erano presenti il direttore di Rai Uno Andrea Fabiano, il direttore artistico del progetto Giampiero Solari, il capostruttura di rete Claudio Fasulo e, seduto in prima fila, il produttore Bibi Ballandi.
<<L’idea di questo show così ambizioso – ha esordito Fasulo – è nata grazie alla disponibilità di Bolle, che da qualche tempo marcavamo, e Sanremo 2016 è stato la svolta di questa ipotesi: Bolle, invitato a questa occasione di intrattenimento light, ha capito tutto e si è presentato con We will rock you dei Queen. A quel punto abbiamo detto: “ok, si può fare”. Chiaramente l’eccellenza di Roberto non si discute, ma qui parliamo di un genere diverso che non so se definire dancetainment o intrattenimento d’eccellenza, ma sicuramente è un passo importante e credo che il servizio pubblico debba proporre questo genere di eventi>>.
Il direttore generale Rai Antonio Campo dall’Orto è intervenuto telefonicamente da Roma: <<Desidero anzitutto ringraziare Bolle per avere accettato la sfida di portare la sua arte dentro il contesto di Rai Uno e della grande cultura popolare, facendo in modo che la commistione tra i linguaggi riesca a mantenere elevato ciò che porteremo al pubblico. E’ quindi un lavoro che mira a unire espressioni artistiche più complesse con la cultura popolare>>.
Roberto Bolle, visibilmente emozionato, ha poi spiegato: <<Questa è un’opportunità unica per realizzare il sogno di portare la grande danza in televisione, in un sabato sera di Rai Uno. Ringrazio la Rai, il direttore generale, Bibi Ballandi e Giampiero Solari che ha avuto la visione del progetto e che è riuscito a tradurre ogni brano che io avevo già in repertorio con un linguaggio diverso, aggiungendo anche molti elementi: dal gioco di luci alle inquadrature, a proiezioni sulle pareti del meraviglioso Teatro Parenti, allestito in maniera unica. E’ stata una sfida per la Rai e per me, che ho creduto nel voler portare la danza in prima serata in una maniera che potesse parlare all’anima delle persone che guardano da casa. Ho voluto che la serata fosse bella, divertente e che ci fosse molta gioia: le interazioni e i duetti con gli ospiti che ho scelto devono trasmettere allegria; tante sfaccettature emotive e tanto divertimento>>.
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