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“La verità sta in cielo”: il 6 ottobre nelle sale il film su Emanuela Orlandi

Scamarcio e Scarano in una scena del film

Il 6 ottobre uscirà nelle sale La verità sta in cielo, il film di Roberto Faenza dedicato al caso di Emanuela Orlandi. Sono passati 33 anni dalla sparizione della 15enne cittadina vaticana figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia e la famiglia Orlandi non ha ancora avuto giustizia: il caso è infatti stato inspiegabilmente archiviato nel maggio di quest’anno. Nel corso dell’incontro con la stampa il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, promotore instancabile di appelli e iniziative a favore della verità, ha spiegato: <<Quello che mi interessa di più è il caso dell’archiviazione. Il Procuratore capo Giuseppe Pignatone ha richiesto l’archiviazione anche se ci sono ci sono molti elementi indiziari aperti, ma ha preferito chiudere tutto>>.

Faenza ha precisato che il film non è un attacco al Vaticano: <<Questo film nasce dalla convinzione che il dolore di questa famiglia debba avere una risposta. La verità sta in cielo è una frase che avrebbe detto Papa Francesco quando ha ricevuto la famiglia Orlandi in Vaticano. Ed è la prima volta che si dice, in qualche modo, che Emanuela è morta. La verità non sta in cielo, ma in terra e questo film è un assist per fare quegli ultimi metri verso di lei. La magistratura – ha continuato il regista – ha chiuso le indagini con 88 pagine di archiviazione in cui ci sono tutti gli elementi per andare avanti. E poi perché il Vaticano non tira fuori il dossier? L’ultimo metro verso la verità sarebbe questo. Non credo che questo film riuscirà a farlo, ma spero in Papa Francesco, che ama la trasparenza. Sono ottimista>>.

La verità sta in cielo, che trae ispirazione dal libro di Vito Buschini dal titolo La verità sul caso Orlandi, vede in campo tre donne: due giornaliste (interpretate da Maya Sansa e Valentina Lodovini) e Sabrina Minardi (Greta Scarano) compagna di Enrico De Pedis, detto Renatino (interpretato da Riccardo Scamarcio). Il film di Faenza è probabilmente destinato a far discutere, ma anche a portare chiarezza sulle responsabilità e sulle connivenze che hanno privato una ragazzina della libertà e quasi certamente della vita, e che hanno provocato ad una famiglia un dolore insanabile. Il caso Orlandi è una ferita aperta per tutti gli italiani onesti.

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