Papa Francesco: “Gesù è tra i migranti che tanti vogliono cacciare via”
Imparare a scorgere Gesù nei volti dei tanti sofferenti che incrociamo ogni giorno. Questo l’invito – ma anche il monito – di Papa Francesco nel corso dell’Angelus domenicale svoltosi ieri in piazza San Pietro.
Lo spunto è stato dato dalla liturgia, che proponeva la parabola del buon samaritano, tratta dal Vangelo di Luca (10,25-37). Questa parabola, nella sua semplicità, indica uno stile di vita il cui baricentro siano gli altri, che incontriamo sul nostro cammino e che, con le loro difficoltà, ci interpellano.
Ecco le parole di Papa Francesco: <<Domandiamoci – ognuno di noi risponda nel proprio cuore – domandiamoci: la nostra fede è feconda? La nostra fede produce opere buone? Oppure è piuttosto sterile, e quindi più morta che viva? Mi faccio prossimo o semplicemente passo accanto? Sono di quelli che selezionano la gente secondo il proprio piacere? Queste domande è bene farcele e farcele spesso, perché alla fine saremo giudicati sulle opere di misericordia; il Signore potrà dirci: “Ma tu, tu, tu, ti ricordi quella volta sulla strada da Gerusalemme a Gerico? Quell’uomo mezzo morto ero io. Ti ricordi? Quel bambino affamato ero io. Ti ricordi? Quel migrante che tanti vogliono cacciare via ero io. Quei nonni soli, abbandonati nelle case di riposo, ero io. Quell’ammalato solo in ospedale che non va a trovare nessuno ero io!>>
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