Addio a Ettore Scola, grande maestro del cinema impegnato
Il cinema perde uno dei suoi più illustri rappresentanti: è morto a 84 anni il regista Ettore Scola. Maestro del cinema italiano, Scola era nato in provincia di Avellino nel 1931. Suoi tanti capolavori cinematografici: C’eravamo tanti amati (1974), Una giornata particolare (1977), La famiglia (1987). Scola era in coma da domenica sera. Grande il cordoglio per la sua morte anche in Francia: questa mattina le radio, le tv e i giornali transalpini gli hanno dedicato un commosso ricordo. In Italia il ministro Dario Franceschini, su Twitter, ha ricordato Scola come <<un grande maestro, un uomo straordinario, giovane sino all’ultimo giorno della sua vita>>.
Regista appassionato e pragmatico, alle celebrazioni per i suoi 80 anni aveva dichiarato: <<Per il momento non ho tanta voglia di lavorare, anche perché diventa perfino difficile trovare il tempo: sanno che sei libero e ti cercano tutti, per le richieste più strane. Ogni paesino ha un cinema che rischia la chiusura, un festivalino che cerca di crescere, un circolo culturale. E io tutto sommato mi commuovo a sentire tanta passione, mi sembra tempo ben speso quello a fianco di giovani che credono ancora in valori e idee. Ma detesto le celebrazioni e l’enfasi, non è ancora tempo di mummificarmi>>.
Ettore Scola e i suoi meravigliosi film sono i protagonisti del film-documentario dal titolo Ridendo e scherzando, regalo delle sue figlie. Straordinario intellettuale, Scola aveva sempre mantenuto intatta la semplicità di modi che connota i grandi, e amava dire: <<Bisogna saper ridere di sé per ironizzare sul mondo>>.
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