I tesori del mare in scena al Museo dell’Acciuga di Aspra
C’è un angolo di Sicilia visitando il quale si impara che il mare profuma di legalità: ad Aspra, delizioso borgo marinaro in provincia di Palermo, si trova infatti il Museo dell’Acciuga, nato dall’estro di due imprenditori del settore, Michelangelo e Girolamo Balistreri. Il museo da loro curato attira ogni anno tanti visitatori, molti dei quali dall’estero: qui si raccontano con sapienza e capacità affabulatorie le tradizioni della pesca e della lavorazione dell’acciuga. Una volta varcato l’ingresso di questo museo unico nel suo genere, il visitatore si trova immerso nei meandri della storia siciliana, tra foto d’epoca, antichi barili, scatole e lampare impreziosite da dipinti raffiguranti scene di vita marinara e personaggi che hanno segnato in modo indelebile la vita di tutti: da Papa Giovanni Paolo II a Padre Pino Puglisi, da Giovanni Falcone a Paolo Borsellino, passando per Renato Guttuso e Ignazio Buttitta. Michelangelo Balistreri all’interno del Museo dell’Acciuga smette i panni dell’imprenditore per indossare quelli del poeta e narratore di una Sicilia fatta di sapiente cultura marinara, di sacrificio e di storie di vita che meritano di essere ascoltate. Visitando il Museo dell’Acciuga si maturano così almeno due certezze incrollabili: la prima è che esiste (e resiste) una Sicilia, troppo poco raccontata, fatta di luoghi e persone incantevoli; la seconda è che contro il mostro chiamato mafia uniti si vince sempre. Come le acciughe, che quando incontrano un pesce predatore fanno il pallone e lo confondono.
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