Roma e l’ultimo saluto a Benedetto XVI, teologo sobrio e affettuoso
Alle ore 9.30 del 5 gennaio, piazza San Pietro a Roma ospiterà l’ultimo saluto al Papa Emerito Benedetto XVI, spirato la mattina del 31 dicembre. Mentre non accenna a diminuire la folla di fedeli che con serena compostezza attende in fila lungo il colonnato per accedere alla camera ardente allestita all’interno della Basilica di San Pietro, fervono i preparativi per le esequie di Ratzinger: sulla facciata della Basilica è stato installato un grande arazzo, raffigurante Gesù Cristo Risorto. Inoltre, sul sagrato della Basilica, è stata predisposta la maxi struttura coperta che ospita l’altare e che domani vedrà la presenza di Papa Francesco alla Messa solenne che sarà officiata dal decano del Collegio cardinalizio, Giovan Battista Re.
Un ricordo colmo di affetto nei confronti di Joseph Ratzinger, tra i tanti, è quello che proviene da Cascia: la messa delle 7.30 del 5 gennaio che sarà celebrata all’interno del Monastero di Santa Rita sarà infatti dedicata al defunto Papa Emerito. In questa occasione le monache intoneranno una preghiera a lui particolarmente cara. Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora della comunità agostiniana, ha affermato: <<Con Benedetto XVI perdiamo un profondo uomo di fede e pensiero, che è stato un predicatore della carità, intesa come amore, a cui è dedicata la sua prima enciclica “Deus Caritas est”. Un tema che lo avvicina alla figura di Sant’Agostino e della nostra Rita, monaca e santa agostiniana>>.
Si susseguono intanto i ricordi da parte di quanti hanno conosciuto da vicino Papa Ratzinger; tra questi, spicca l’arcivescovo Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, che ai microfoni di Radio Vaticana ha dichiarato: <<Era un uomo profondamente convinto che nell’amore del Signore non si sbaglia mai, anche se umanamente si fanno tanti errori. E questa convinzione gli ha dato la pace e – si può dire – questa umiltà e anche questa chiarezza. Diceva sempre: “La fede dev’essere una fede semplice, non semplicistica, ma semplice. Perché tutte le grandi teorie, tutte le grandi teologie si basano sul fondamento della fede. E questo è e rimane l’unico nutrimento per se stessi e anche per altri”>>.
Parole che illustrano bene la personalità di Benedetto XVI sono anche quelle pronunciate dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, che in un’intervista al quotidiano La Stampa ha chiarito: <<Joseph Ratzinger era un uomo di grande intelligenza unita a una genuina semplicità. Era sempre attento all’interlocutore, sempre pronto al dialogo, e sempre vicino alle persone più deboli. Era una persona sobria, ma non fredda. Gli applausi lo imbarazzavano. Quando sono diventato cardinale e sono andato con gli altri a salutarlo nel suo monastero, fu affettuosissimo, ricordava tutto. E quando venne a visitare la mensa della Comunità di Sant’Egidio, ero già vescovo, mi colpì come fosse a suo agio. Mangiò insieme ai poveri con grande affabilità. È l’immagine più bella di lui: un uomo sempre vicino anche alle persone più deboli>>.
Stringenti le misure disposte per garantire la sicurezza lungo tutto il perimetro interessato dalla cerimonia funebre. La vasta area oggetto di particolare protezione è quella compresa tra piazza del Santo Uffizio, via Paolo VI, largo degli Alicorni, piazza Pio XII, Borgo Santo Spirito, via della Conciliazione fino a via della Traspontina, largo del Colonnato, via dei Corridori, piazza della Città Leonina, Borgo pio da via del Mascherino a via di Porta Angelica, via di Porta Angelica fino a piazza Risorgimento. Previsti dei varchi, presidiati dalle forze dell’ordine, attraverso i quali sarà possibile accedere alla zona rossa, in cui peraltro saranno vietate sia la vendita che il trasporto di bevande in bottiglia o in contenitori in vetro.
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