Ultimi articoli

Agricoltura, approvato il ddl sul caporalato: pene più severe per chi sfrutta i lavoratori

Maggiori tutele per i braccianti agricoli grazie alla nuova legge contro il caporalato

E’ stato approvato ieri in via definitiva alla Camera (dopo l’approvazione di agosto al Senato) il disegno di legge contro il caporalato in agricoltura, presentato su impulso del ministro alla Giustizia Andrea Orlando e di quello alle Politiche Agricole Maurizio Martina. La nuova normazione è stata pensata per contrastare in maniera rigorosa la piaga dello sfruttamento inumano di lavoratori da parte di intermediari privi del benché minimo scrupolo. La legge prevede pene più severe grazie ad una cornice edittale che innalza il livello delle sanzioni: prevista la pena della reclusione da uno a sei anni per l’intermediario e per il datore di lavoro che sfrutti i lavoratori, approfittando del loro stato di bisogno. Se poi i fatti sono commessi mediante violenza e minaccia, la pena aumenta da cinque a otto anni ed è previsto l’arresto in flagranza.

La legge chiarisce inoltre la fattispecie che dà origine al reato, definendo lo sfruttamento come <<la corresponsione ripetuta di retribuzioni difformi dai contratti collettivi e la violazione delle norme sull’orario di lavoro e sui periodi di riposo>>. Previsto poi un supporto concreto alle vittime del caporalato, con l’estensione delle provvidenze del fondo anti-tratta e il potenziamento della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità come strumento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura.

Soddisfazione viene espressa dal ministro Martina: <<Lo Stato risponde in maniera netta e unita contro il caporalato con questa nuova legge attesa da almeno cinque anni. Ora abbiamo più strumenti utili per continuare una battaglia che deve essere quotidiana, perché sulla dignità delle persone non si tratta. E l’agricoltura si è messa alla testa di questo cambiamento>>. Questo invece il commento del ministro Orlando: <<Oggi è una grande giornata per il lavoro, per la tutela dei diritti e le persone più deboli: si è realizzato un obiettivo che da sempre caratterizza le battaglie della sinistra, quello per la dignità dei lavoratori e delle persone che sono più esposte alle forme più odiose di sfruttamento>>.

Contentezza anche da parte delle sigle sindacali, da sempre in prima linea per difendere i lavoratori di ogni settore. <<Finalmente – commenta il segretario generale della Cigl Susanna Camusso – una legge buona e giusta che ci aiuterà nella difesa dei lavoratori italiani e stranieri sfruttati da imprenditori privi di scrupoli, da caporali che lucrano sulla loro povertà e sul loro bisogno di lavoro, dalla criminalità organizzata>>. E attraverso una nota congiunta arrivano anche le esternazioni di Cisl e Uil: la legge viene definita da questi due sindacati un <<vero traguardo di civiltà>> e uno <<straordinario passo in avanti>>.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: