“Italia”: il ritorno di Michele Santoro alla Rai
Il talk è morto? Niente affatto, parola di Michele Santoro, che alle 15, con una conferenza stampa decisamente affollata svoltasi presso la sede Rai di Viale Mazzini, ha presentato Italia, il suo nuovo programma. Santoro ha tenuto banco con la consueta verve, non risparmiando stoccate a Matteo Renzi e a Beppe Grillo (colpevoli di non amare la rappresentanza) e pure ad Urbano Cairo.
Santoro ha anzitutto spiegato perché ha scelto questo nome per il nuovo programma: <<Italia era il nome del dirigibile di Umberto Nobile, quindi è una sfida ad andare oltre le raccomandazioni alla prudenza. Da ciò deriva per noi l’idea che si possa trovare un linguaggio differente rispetto a quello dominante al momento. Italia avrà al centro un reportage, quindi una forte impronta filmica, e contemporaneamente proseguirà in studio il racconto che quel reportage ha tracciato. Il conduttore sarò io, anche se in questo momento il conduttore che fa più ascolto è Renzi quando va nelle trasmissioni scomode…>>
Ironia a parte, molto spazio Santoro ha riservato all’analisi della situazione televisiva attuale. <<Il talk è morto? No. In verità – ha chiarito Santoro – il talk vive di una tensione esterna, che in alcuni momenti può calare e in altri momenti può crescere. Questa è la situazione. Oggi, con il referendum, siamo nuovamente di fronte ad una domanda forte, ed è chiaro che quelle trasmissioni – che per altro hanno la forma di un servizio pubblico della diaspora – come quella di Lilli Gruber o di Floris, che portano un imprinting quasi Rai, sono quelle che più si avvantaggiano di una situazione come quella che noi abbiamo>>.
Italia andrà in onda per quattro serate a partire da mercoledì 5 ottobre alle 21.10 su RaiDue. Seguiranno due ulteriori puntate dal titolo M, con chiaro riferimento al nome di Santoro.
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