Una folla immensa oggi ha invaso pacificamente piazza San Pietro e via della Conciliazione per l’evento più atteso del Giubileo: la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, al secolo Gonxha Agnes Bojaxhiu. Dopo la proclamazione di santità in latino da parte di Papa Francesco – Beatam Teresiam de Calcutta Sanctam esse decernimus et definimus ac Sanctorum Catalogo adscribimus – ecco l’applauso scrosciante da parte dei 120mila fedeli presenti, provenienti da tutta Italia e da diverse parti del mondo.

Durante l’omelia della messa di santificazione, il pontefice ha detto: <<La vita cristiana non è un semplice aiuto che viene fornito nel momento del bisogno. Se fosse così sarebbe certo un bel sentimento di umana solidarietà che suscita un beneficio immediato, ma sarebbe sterile perché senza radici. L’impegno che il Signore chiede, al contrario, è quello di una vocazione alla carità con la quale ogni discepolo di Cristo mette al suo servizio la propria vita, per crescere ogni giorno nell’amore>>. E ha aggiunto: <<Penso che forse avremo un po’ di difficoltà nel chiamarla Santa Teresa: la sua santità è tanto vicina a noi, tanto tenera e feconda che spontaneamente continueremo a dirle madre Teresa>>.

E MadreTeresa ha fatto del volontariato la sua personale strada verso una santità che non ha esitato mai a chinarsi al cospetto degli ultimi, dei diseredati, degli ammalati. Così Papa Francesco ha ammonito tutti: <<Non esiste alternativa alla carità: quanti si pongono al servizio dei fratelli, benché non lo sappiano, sono coloro che amano Dio>>.