Rino Gaetano, l’eterno trentenne dall’aria scanzonata che cantava la libertà

A distanza di quarantaquattro anni, la domanda resta lì, adagiata in un angolo eppure restia ad andarsene:  quante altre cose ci avrebbe raccontato in musica quel geniaccio di Rino Gaetano, se la sua vita non fosse finita quel 2 giugno 1981? Rino, l’eterno trentenne, con quel sorriso a metà tra il beffardo e il bonario; con quella capacità di spernacchiare a suon di canzoni tutti, ma proprio tutti, specialmente quelli che si ritenevano intoccabili.

Chissà in quanti modi la sua musica avrebbe continuato a deliziarci. Invece dobbiamo accontentarci di ciò che è stato, provando a immaginare ciò che non è stato. Meno male che a portare avanti la sua eredità musicale (ma anche politica) c’è il nipote Alessandro, voce della Rino Gaetano Band, progetto musicale nato nel 1999 per volontà di Anna Gaetano, sorella di Rino. Il 2 giugno di ogni anno ricorre il Rino Gaetano Day: giornata in cui la band omaggia il cantautore e sostiene la lotta a favore della solidarietà, della ricerca scientifica, della tutela dei bambini, dell’ambiente e degli animali. Il tutto in sinergia con alcune realtà associative. La musica che tutto può e tutto fa.

Gino Cecchettin, ospite del Rino Gaetano Day 2025

Quest’anno è tornato anche il premio Rino Gaetano, giunto alle 26esima edizione e conferito alla cantautrice Giordana Angi, agli Eugenio in Via Di Gioia e alla Fondazione Giulia Cecchettin. Il padre di Giulia sarà anche protagonista di un talk dedicato alla parità di genere, tema portante di questa edizione: in questa occasione parlerà della Fondazione e del ruolo della musica come strumento potente di cultura e cambiamento sociale, per promuovere rispetto e uguaglianza tra i giovani. Appuntamento al Parco Arena Rino Gaetano a partire dalle 19.

Quarantaquattro anni dopo, di Rino Gaetano ascoltiamo ancora le canzoni: quelle non se ne vanno. Restano, con il graffio delicato e potente di una voce capace di guardare l’oltre e raccontarlo senza i filtri pelosetti dell’occhio imborghesito che, specie dopo una certà età, sembra colpire tutto e tutti. Tutti tranne Rino, l’eterno trentenne (grande amico di Francesco De Gregori e Antonello Venditti) che da qualche parte è ancora lì a guardarci, con quel sorriso indecifrabile. La sorella Anna, intervistata dal Corriere della Sera, racconta di quando il fratello difese pubblicamente Mia Martini, oggetto di vili dicerie: <<Rino l’ha tanto difesa quando parlavano male di lei. Certi discorsi gli davano fastidio, si arrabbiava molto, con qualcuno ha pure litigato per difenderla. Rino era l’essere umano più umano che esista. Di lui mi manca tutto>>.

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