<<Nei secoli fedele>>. Il motto della Benemerita campeggia, austero e rassicurante, sul cornicione del palazzo in stile neoclassico che ospita il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri a Roma. Siamo a Prati, elegante quartiere pieno di negozi e uffici, a una manciata di passi dal Vaticano: al civico 46 di piazza Risorgimento, incastonato tra via Cola di Rienzo e via Crescenzio, sorge il museo dedicato a una delle istituzioni più amate di sempre. Una zona di Roma, questa, attraversata quotidianamente da tantissime persone: il luogo perfetto per un museo che consente un’immersione a tutto tondo nella storia della Benemerita, d’Italia e di tutti noi. Non a caso il percorso museale segue una mappatura interna che si sviluppa lungo una duplice direttrice, cronologica e tematica: si inizia con la fondazione, nel 1814, dell’antico Corpo dei Carabinieri Reali, si prosegue lungo la guerra di Resistenza e di Liberazione, gli anni di piombo, la lotta alla mafia, fino ai nostri giorni.
Il museo rappresenta la figura del carabiniere attraverso un’articolata simbologia che trova compiuta espressione nel dipinto di Gianni Vagnetti, Il Carabiniere (1926) e in quello omonimo di Pietro Annigoni (1985). Alcune uniformi, complete dei copricapi e buffetterie, riproducono l’evoluzione uniformologica del Corpo nell’arco di oltre due secoli di storia. Sulle pareti di una delle sale sono esposte anche delle carabine (da cui il nome carabiniere) e la cronologia dello stemma araldico.
Attraverso alcune teche è possibile ammirare l’intera collezione dei calendari storici dell’Arma dei Carabinieri. Dal 1934 la pubblicazione venne affidata al Museo che vi provvide sino al 1943 e, dopo un’interruzione durata sei anni, riprese regolarmente nel 1950, assumendo una veste grafica differente fino al 1959. Dall’anno successivo, l’edizione fu curata dal Comando Generale. Un senso di profondo rispetto per le vite dei Caduti avvolge il Sacrario, in cui sono ricordati tutti i caduti dei Carabinieri che sono stati ricompensati al Valore. Non a caso qui campeggia una sola parola:<<Obbedimmo>>. Il viaggio prosegue, attraverso l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione, rievocando anche l’impegno in Africa, in Russia, nei Balcani ed in Patria. Pesante contributo fu offerto dall’Arma anche durante le deportazioni nei campi di concentramento tedeschi e nelle foibe. In una delle sale vengono celebrate le gesta eroiche di Salvo D’Acquisto, dei Martiri di Fiesole e dei Carabinieri caduti alle Fosse Ardeatine. Viene ricordato anche il notevole impegno dell’Arma nell’immediato dopoguerra, nella fase di transizione dalla Monarchia alla Repubblica. Dal passato alla storia recente, ecco la sala dedicata agli anni più recenti della storia dell’Arma, a partire dal ruolo svolto dai Carabinieri nella lotta alla criminalità organizzata, fino alla costituzione nel 1975 delle Sezioni Anticrimine e l’impegno nella lotta al terrorismo internazionale. Una sezione è dedicata ai Carabinieri caduti vittime nel grave attentato alla base Maestrale di Nassiriya.
Non si trova al Museo, ma ne fa parte a pieno titolo, la Torre di Palidoro: un fabbricato di valenza storico-culturale situato nell’omonima località del comune di Fiumicino. La sua realizzazione ha origini molto antiche, risalenti al periodo delle invasioni saracene, e fu costruita sui ruderi di una villa romana. Proprio davanti alla torre, il 23 settembre 1943, il vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto fu ucciso dai nazisti in cambio della vita di ventidue ostaggi. Nel 2020 la Torre è stata affidata in gestione al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri che ha curato l’allestimento dell’area monumentale, rendendola fruibile al pubblico su richiesta.
All’interno del museo trova spazio anche la rappresentazione dell’Arma in ambito artistico; d’altro canto, letteratura e cinema sono pieni di affettuose citazioni e di maestose interpretazioni dedicate a questo corpo militare, la cui presenza rassicurante si nutre da sempre di due parole chiave: fiducia e abnegazione. Come ebbe a dire l’ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi: <<L’Italia intera è grata ai Carabinieri per il loro spirito di abnegazione e attaccamento al dovere, garanzia di tutela per il cittadino. L’Italia è grata anche per la meritoria azione svolta in campo internazionale sempre contraddistinta da umanità e fermezza nel rispetto delle civiltà e delle tradizioni>>. Il museo è aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni, e per organizzare visite guidate, è possibile contattare il numero di telefono 06/6896696.

