La forza della tenerezza. Al Santuario di San Salvatore in Lauro il “Bambinello dei baci” di Padre Pio

<<Il Bambinello è stato al chiuso tutta la vita, ma adesso è ora che giri>>. Questa la frase pronunciata da Padre Pio nel momento in cui decise di donare la sua statuina di Gesù Bambino all’attore Carlo Campanini, che glielo aveva chiesto con grande fervore. Era il 1966, e dal quel momento il Bambinello dei baci così è stato soprannominato – è stato esposto alla devozione dei fedeli di tutto il mondo. Per comprendere la storia di questa effigie tanto piccola quanto preziosa, occorre fare un corposo passo indietro agli anni in cui Padre Pio animava con la sua presenza carismatica il convento di San Giovanni Rotondo: qui, nella sua stanza, il frate custodiva con filiale attaccamento una statuina di sessanta centimetri, raffigurante Gesù Bambino, dono di una famiglia di devoti che l’aveva acquistata in Trentino. Sul capo del Bambinello – che nella mano sinistra tiene un cuore al cui interno arde una fiammella d’oro –  campeggia una corona con la scritta “Cuor del Mondo”.

Questa deliziosa statuetta era molto cara al frate di Pietrelcina il quale, ogni volta che vi passava davanti, rivolgeva al Bambin Gesù una preghiera e infine gli dava un bacio: da qui l’appellativo di “Bambinello dei baci”. L’attore Carlo Campanini, che frequentava con assiduità il convento, era molto legato a Padre Pio e a quella statua così suggestiva e delicata: un giorno si fece coraggio e gliela chiese in dono. Il frate accettò di donargliela, chiedendo a Campanini di condurla in giro per il mondo: fedele a quell’antica promessa, l’attore ha sempre portato con sé la statuetta, condividendola con i numerosi gruppi di preghiera dedicati al Santo di Pietrelcina. Dalla morte dell’attore, questa tradizione viene portata avanti con pari devozione dalla figlia Maria Pia.

L’intronizzazione del Bambinello di Padre Pio a San Salvatore in Lauro

L’amore che si fa dono. Mons. Pietro Bongiovanni, parroco di San Salvatore in Lauro, racconta: <<Per cinquant’anni questa immagine è stata custodita nella stanza di Padre Pio, e possiamo immaginare quante volte il Santo abbia pregato, abbia chiesto grazie per i tanti che andavano a bussare alle porte del convento. Narrano le fonti, scritte dai frati del convento, che molte volte al giorno lo trovavano intento a baciare quel piccolo cuore al centro della statuetta del  Bambinello. Carlo Campanini cominciò a portare la statuetta nei gruppi di preghiera, poi il Bambinello fu messo in casa sua e dato alla figlia Maria Pia. Con lei abbiamo deciso di esporlo ogni anno alla pubblica venerazione, dalla Vigilia di Natale fino all’Epifania, affinché chiunque possa incontrare il volto del Signore attraverso quella mediazione di preghiera e di grazia che è sempre l’intercessione del nostro amato Padre Pio. Il Bambino Gesù suscita in noi un sentimento e un’azione molto concreta: lo accogliamo per crescere con Lui nella dimensione dell’amore. Di un amore che si fa dono, dispensa per gli altri>>.

La delicatezza del Natale. Padre Pio amava tantissimo il Natale, come ricorda padre Luciano Lotti: <<Al pari di San Francesco, Padre Pio sentiva questo legame con il Cristo povero e quindi era proprio quella povertà di Gesù a colpirlo, ma anche la delicatezza del Natale. Tanto che lui diceva di preferire il Natale alla Pasqua, “perché mentre a Pasqua Gesù soffre, a Natale invece è tutto bello”. Padre Pio augurava buon Natale con questa frase: “Che il Bambinello possa possedere la tua vita”, cioè augurava non i sentimenti del Natale, edulcorati, connotati da una pace fittizia, ma augurava che i sentimenti di un Gesù che si dona entrassero nella vita delle persone. Allora io augurerei che il Natale porti il dono. Il dono di noi stessi agli altri>>.

Così, dal dono di Padre Pio a Carlo Campanini e da quest’ultimo a tutti i fedeli, ogni anno sgorga una viva sorgente di fede grazie a quella piccola statua in grado di rigenerare lo spirito di ciascuno di noi. E per chi desidera fare esperienza dal vivo del senso di tenerezza ispirato dal Bambinello dei baci, appuntamento a San Salvatore in Lauro.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.