“Fiduciosa la preghiera e fervido il cuore”. L’Arma dei Carabinieri celebra Maria, Virgo Fidelis

La Benemerita e la Vergine Maria, un connubio protettivo che si nutre di una parola comune: fiducia. La fiducia negli uomini e nelle donne che indossano ogni giorno la divisa e vanno con coraggio nelle strade per tutelare e proteggere tutti noi. La fiducia in Maria, Virgo Fidelis, che non smette di guardare con benevolenza materna questi uomini e queste donne e il Paese intero. Questa mattina, alle 8.30, la basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino di Roma ha accolto la solenne celebrazione in onore della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. La messa è stata concelebrata dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei Santi, e da mons. Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia. Semeraro ha indicato Maria come modello da seguire per la fedeltà alla parola data e per non essersi fermata agli interessi della sua famiglia. <<Andare oltre alla famiglia – spiega padre Gian Matteo Roggio, mariologo – significa rendersi conto che esiste un bene comune e che questo bene comune non è dato dal fatto che una famiglia prevalga sull’altra, ma dalla cooperazione che può nascere tra le famiglie. E questa può nascere soltanto se c’è un clima di fiducia reciproca: questo è il fondamento della vita civile, di tutte le istituzioni e del progresso autentico. Se io ho fiducia nell’altro, allora possiamo costruire insieme qualcosa>>. 

Pace, benessere, prosperità. <<La Virgo Fidelis – prosegue padre Roggio – è colei che ama il popolo e che mette il popolo al di sopra del proprio bene. Questo non è uno sfoggio di grandezza, ma è semmai un permettere al popolo di vivere nella pace, nel benessere, nella prosperità. Oggi ricorre anche la Presentazione di Maria: entrare nel Tempio di Dio significa simbolicamente entrare nel cuore di Dio. E quando si entra nel cuore di Dio, lì si trova il popolo, la gente, gli uomini e le donne che quotidianamente vivono e molte volte arrancano per poter arrivare alla fine del mese. Quindi festeggiare la presentazione di Maria al Tempio, colei che diventa la Virgo Fidelis, significa proprio entrare in questo mistero di Dio, che sceglie di vivere con il popolo, anzi con i popoli>>. Fedeltà, coerenza, cura del bene comune: questi, in sintesi, i capisaldi  racchiusi nell’odierna ricorrenza. Come vivere al meglio questa giornata e come, soprattutto, mettere in pratica il messaggio della Virgo Fidelis?  La risposta da padre Roggio: <<Con l’intenzione di eliminare la doppiezza. La fedeltà, nella Scrittura, è rappresentata dall’uomo e la donna non doppi, con una vita condotta all’insegna della coerenza. Cioè il preoccuparsi e l’aver cura del bene comune: e su questo non deve esserci doppiezza>>.

Fedele nei secoli. Tante le personalità che hanno voluto pubblicamente celebrare la Virgo Fidelis e la Benemerita. Sui social, il grazie della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ai militari dell’Arma: <<Auguri a tutti i carabinieri che oggi celebrano la loro patrona, la celeste Virgo Fidelis. Nel richiamare la promessa che più vi rappresenta, “Nei secoli fedele”, a tutti voi giunga il mio più sincero ringraziamento per l’eccezionale lavoro che ogni giorno svolgete con umana passione e profondo senso del dovere, a tutela della sicurezza del territorio e della popolazione>>. Parole di elogio anche da parte del senatore Maurizio Gasparri:<<Oggi celebriamo la Virgo Fidelis, simbolo della fedeltà, della dedizione e del sacrificio dei Carabinieri, sempre “Fedele nei secoli”. Un pensiero a chi, con coraggio e senso del dovere, veglia ogni giorno sulla sicurezza e sulla libertà di tutti noi. Onore all’Arma dei Carabinieri e ai suoi valori immortali!>>. 

Virgo Fidelis (Massimo Palamenghi)
Una delle foto di Massimo Palamenghi in mostra ad Agrigento

Da un capo all’altro del Bel Paese si sono susseguite le celebrazioni per questa importante ricorrenza. Ad Agrigento, all’interno del Conventino Chiaramontano, è stata anche inaugurata la mostra dal titolo “Virgo Fidelis. L’Arma dei Carabinieri e il culto della Madonna nel territorio di Agrigento”, con le splendide foto di Massimo Palamenghi

Virgo Fidelis AvellinoAd Avellino, l’anno scorso, è stata intitolata alla Virgo Fidelis una piccola chiesa danneggiata dal terremoto del 1980 e progressivamente caduta in disuso. Grazie alla sinergia tra la Benemerita e la Curia locale, la chiesetta è stata restaurata e restituita alla collettività. Un luogo di culto, questo, ma anche un importante presidio di legalità, per la vicinanza al Comando provinciale dei Carabinieri e per la presenza, al suo interno, dei ritratti di luminosi testimoni di fede: oltre all’icona della Madonna sono infatti presenti dipinti dedicati al vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, al magistrato Rosario Livatino, al politico Giorgio La Pira e al giovane Carlo Acutis.  

Fiduciosa la preghiera e fervido il cuore. Al termine di ogni celebrazione, immancabile, l’invocazione alla Virgo Fidelis attraverso le parole contenute nella Preghiera del Carabiniere: <<Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, noi Carabinieri d’Italia, a Te eleviamo reverente il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore! Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice con il titolo di “VIirgo Fidelis”. Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra. Tu accompagna la nostra vigilanza, Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio, Tu infiamma la devozione nostra! E da un capo all’altro d’Italia suscita in ognuno di noi l’entusiasmo di testimoniare, con la fedeltà fino alla morte l’amore a Dio e ai fratelli italiani. Amen!>> 

        

 

 

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