Lo stile inconfondibile di Luca Giurato, maestro di gentilezza e simpatia

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Luca Giurato, un nome che disegna un sorriso sul volto di chi lo pronuncia. Il perché è presto detto: questo giornalista, dalla carriera lunga e prestigiosa, per decenni è entrato nelle case degli italiani con professionalità e garbo. Con estrema gentilezza, anche. Ma soprattutto con quel carico irresistibile di ironia, voluta e non voluta, espressa attraverso le memorabili gaffes, ascritte ormai da tempo agli annali della televisione italiana. Iconico il buongiorno ai telespettatori di Unomattina che, nella versione giuratesca, diventava “bongiollo”.

Con la sua rara capacità di storpiare nomi, cose e città accompagnando il tutto con un sorriso sornione e una gestualità a volte ingombrante, Luca Giurato ha incorniciato le giornate di tutti noi che stavamo a casa, seduti sul divano, ma ci sentivamo ospiti prediletti dei suoi salotti televisivi. Quando ieri sera ha iniziato a diffondersi la notizia della sua morte, avvenuta a 84 anni a causa di un infarto, subito è arrivata una consapevolezza: con Luca Giurato se ne va un pezzo della nostra televisione ma anche quella grossa fetta di umanità che questo giornalista metteva in tutto quello che faceva; mai una parola di troppo, mai una mancanza di rispetto, nessuna traccia di alterigia nonostante la posizione raggiunta.

Luca Giurato con Mara Venier

E si capisce a maggior ragione, allora, la grande commozione che in queste ore unisce il pubblico televisivo e i colleghi. Mara Venier, intercettata dall’agenzia di stampa Adnkronos, racconta: <<Io devo a lui la mia conduzione a Domenica In. È lui che, avendomi visto in un programma di Rispoli, disse “Voglio quella ragazza con le gambe belle”. Ci siamo visti ad una cena, dove lui era con Daniela (Vergara, giornalista Rai, ndr) e io con Renzo Arbore, e fu lui che mi segnalò ai dirigenti Rai che poi mi hanno chiamata>>. Un rapporto professionale e di amicizia ha legato Giurato e Venier fino all’ultimo, come chiarisce la conduttrice:<<Il mio primo istinto è stato quello di chiamarlo subito al suo cellulare: ho sperato che fosse lui a rispondere, e invece mi ha risposto Daniela, sua moglie, e mi ha detto “Sì, è vero”. L’avevo sentito qualche mese fa, l’avevo invitato a Domenica In ma lui mi aveva detto che non aveva più voglia>>. Una commozione che attraversa anche il mondo politico. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda così il giornalista:<<Giurato ha accompagnato per anni le giornate di milioni di italiani, entrando virtualmente nelle loro case come giornalista e conduttore televisivo, con competenza, simpatia, genuinità e anche con la rara e preziosa virtù dell’autoironia. Sono certa che oltre che per la tua professione, il tuo pubblico ti ricorderà anche come un amico. Che la terra ti sia lieve>>.

Luca Giurato con la moglie Daniela Vergara

Il saluto di mamma Rai arriva attraverso le parole dell’amministratore delegato Roberto Sergio e del direttore generale Giampaolo Rossi:<<La scomparsa di Luca Giurato addolora profondamente tutta l’azienda che si stringe affettuosamente alla moglie Daniela e ai suoi cari, con un sentimento di profonda riconoscenza. Perché Luca Giurato è stato un giornalista che ha incarnato al meglio – basti ricordare Unomattina, ma non solo – l’essere volto e voce del servizio pubblico, entrando nelle case degli italiani quasi come uno “di famiglia”, con uno stile inconfondibile, sorridente e accogliente, accompagnato da altrettanto inconfondibili simpatia, leggerezza e ironia. Doti umane e professionali che restano patrimonio prezioso del servizio pubblico>>.

La professionalità, la gentilezza, il sorriso sincero di un uomo che ha attraversato la vita con  quella  “leggerezza della pensosità” cara a Italo Calvino. E allora, caro Luca, ti salutiamo come avresti fatto tu, con un <<A pra foco!>>. P.S.: grazie di cuore per la simpatia e i sorrisi che ci hai regalato in questi lunghi anni.

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