Santa Maria degli Angeli e il Perdono di Assisi

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Perdono: una parola molto pronunciata e poco applicata. Come da tempo si affanna a ricordare Papa Francesco, il perdono ha un grande potere e, se praticato, è in grado di risanare le ferite del cuore dando slancio alle nostre vite:<<Il perdono è l’ossigeno che purifica l’aria inquinata dall’odio, è l’antidoto che risana i veleni del rancore, è la via per disinnescare la rabbia e guarire tante malattie del cuore che contaminano la società>>. Il prossimo 2 agosto Assisi vivrà un momento molto significativo, ossia la Festa del Perdono, la cui origine si perde nei meandri della storia ed è indissolubilmente legata a San Francesco.

La Porziuncola

Stando a quanto riportato nel diploma di fr. Teobaldo, Vescovo di Assisi, in una notte di luglio del 1216 San Francesco, immerso in preghiera nella Porziuncola, ebbe una visione: gli apparvero Gesù e Maria, seduti in trono e contornati da uno stuolo di angeli. Alla richiesta di Gesù su quale grazia desiderasse per il bene dell’umanità, Francesco rispose: <<Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse>>. Gesù accolse la richiesta, così Francesco si recò da Papa Onorio III per chiedere questa speciale indulgenza, che fu accordata. Il 2 agosto 1216 San Francesco promulgò il Grande Perdono a coloro che si fossero recati nella chiesetta della Porziuncola, oggi situata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

L’amnistia del cuore. Papa Francesco non perde occasione per ribadire l’importanza del perdono, prima fonte di pace: <<Gesù dice ai suoi: “I peccati saranno perdonati se li perdonerete” (v. 23). Ma prima di dare agli apostoli il potere di perdonare, li perdona; non con le parole, ma con un gesto, il primo che il Risorto compie davanti a loro. Il Vangelo dice che ‘mostrò loro le mani e il costato’ (v. 20). Cioè, mostra loro le sue ferite, le offre loro, perché il perdono nasce dalle ferite. Nasce quando le ferite subite non lasciano cicatrici di odio, ma diventano luogo per fare spazio agli altri e accogliere le loro debolezze. Allora le fragilità diventano opportunità e il perdono diventa la via della pace. Con Gesù abbiamo sempre la possibilità di essere perdonati e di ricominciare, e anche la forza di perdonare noi stessi, gli altri e la storia. Questo è ciò che Cristo desidera: ungerci con il suo perdono per darci la pace e il coraggio di poter perdonare anche noi; il coraggio di compiere una grande amnistia del cuore. Quanto bene ci fa pulire il cuore dall’ira, dal rimorso, da ogni risentimento e invidia!>>.

Il programma. Sono già migliaia i pellegrini in cammino verso Assisi per prendere parte a questa solenne ricorrenza, il cui programma prevede il Triduo di preparazione al Perdono a partire dalle 21.15 del 29 luglio, con le meditazioni presiedute da padre Francesco Patton, custode di Terra Santa; alle 16.30 del 31 luglio avrà luogo una catechesi penitenziale tenuta da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola; alle 11 del 1° agosto è prevista la solenne celebrazione eucaristica di apertura della Festa del Perdono, presieduta da padre Massimo Fusarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori. L’1 e il 2 agosto la Basilica di Santa Maria degli Angeli resterà aperta tutto il giorno per consentire ai fedeli la più ampia partecipazione.

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