
10 giugno 2024, il giorno che ha sparigliato le carte in tavola una volta per tutte. Il giorno in cui un certo Jannik, ragazzo della Val Pusteria con una cascata di riccioli rossi, è diventato il numero uno del tennis mondiale. E oggi a Sesto Pusteria, il suo paese, Jannik Sinner è tornato da numero uno, mantenendo intatta quell’aria da ragazzo perbene con lo sguardo puro e il sorriso timido: caratteristiche, queste, che lo rendono amabile agli occhi di chiunque. Jannik, il campione della porta accanto, la semplicità come stile di vita, l’impegno, il sacrificio, la riservatezza.
Davanti alla folla di concittadini giunta ad acclamarlo, lo spilungone d’oro del tennis mondiale ha detto: <<Sono molto contento di essere qui, tutta la mia infanzia l’ho trascorsa a Sesto e di quando ero piccolo ricordo il tempo passato a giocare in paese con gli amici. Sono contento di questa festa, di essere potuto tornare a casa in questa piccola comunità, tra queste belle montagne che ci circondano. Mi rende felice, poi, poter aiutare questi ragazzini che incontrerò dopo a cullare il sogno che ho avuto anch’io, quello di diventare il numero uno del mondo>>.
Sui social (dove Jannik ha scelto di non essere presente) è festa grande, anche a fronte del video-tributo che gli è stato dedicato da chi lo ha preceduto in vetta alla classifica mondiale: da Andre Agassi a Björn Borg, da John McEnroe a Roger Federer. I grandi del tennis riconoscono la caratura del giovane collega, con buona pace di Nicola Pietrangeli, vecchia gloria del tennis nostrano le cui dichiarazioni, susseguitesi per mesi nei confronti di Sinner, hanno fatto sorridere molti. Jannik Sinner ha stravinto, sui campi da tennis e anche fuori. E nessuno pensi che sia finita qui: il bel tennista dai capelli rossi non intende fermarsi, come ha raccontato alla Gazzetta dello Sport: <<Mi ispiro a Roger Federer. Alberto Tomba e Valentino Rossi le mie leggende. Sono felice della vetta nel ranking Atp ma non mi fermo qui. Ai Giochi voglio la rivincita dopo il ko al Roland Garros: vincere le Olimpiadi è un sogno, un appuntamento speciale e importante>>. Gli avversari sono avvisati: il campione della porta accanto vuole continuare a vincere, sempre con garbo e gentilezza. Pugno di ferro in guanto di velluto. Forza Jannik!
