Matteo e Chiara: 9 figli, l’amore, l’allegria. E nel cuore l’esempio di don Tonino Bello

C’è un uomo che il 19 marzo ha festeggiato alla grande la Festa del papà. Matteo Amico, 40 anni,  insieme alla moglie 39enne Chiara Calsolaro ha messo su una famiglia che è quasi una squadra di calcio: nove figli, tutti desiderati, tutti amati e cresciuti con una impronta valoriale sana e autentica.

Siamo ad Alessano, il paese in provincia di Lecce che ha dato i natali a una figura luminosa della Chiesa cattolica: don Tonino Bello, il prete sempre a fianco degli ultimi il cui esempio d’amore ispira anche questa bella famigliola. Matteo, come San Giuseppe, è un bravissimo artigiano che, dopo gli studi universitari alla facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza, ha scelto di tornare in Puglia per dedicarsi al suo progetto familiare. Ha rinunciato ad una carriera come architetto, in compenso ha trovato un brillìo inesauribile nell’amore costruito mattoncino dopo mattoncino con Chiara. E il giorno prima della festa del papà, un regalo super: è venuta al mondo la piccola Vittoria, la nona figlia.

La storia di Matteo e Chiara, che in tempi di denatalità mette speranza e rincuora, è stata raccontata da Alberto Matano nel suo salotto televisivo. Di fronte alle telecamere de La vita in diretta, questo giovane papà ha spiegato: <<Siamo molto genuini, viviamo i nostri momenti alla giornata e pensiamo ai veri valori della famiglia, a ciò che conta davvero. Siamo cresciuti con questi valori e ringraziamo le nostre famiglie che ci hanno trasmesso tutto questo>>.

Tre parole regnano sovrane a casa Amico-Calsolaro: condivisione, umiltà, riconoscenza. E a tavola niente televisione né tantomeno smartphone: si mangia e si dialoga, trascorrendo un tempo di qualità. Per questa giovane famiglia salentina la sveglia suona molto presto: ogni giorno, alle 6, papà Matteo esce per andare al lavoro, mentre mamma Chiara prepara la colazione alla prole. Poi tutti a scuola, come racconta Matteo: <<La nostra giornata comincia la mattina presto. Noi abbiamo un veicolo a nove posti, quindi mia moglie alle 8 comincia a fare le “consegne” nei vari istituti scolastici>>.

E se è vero che l’albero si giudica dal frutto, allora questi genitori sono arbusti rigogliosi e splendenti, come si evince ascoltando le parole del primogenito Mattia, che ha 19 anni: <<I miei genitori sono i miei eroi speciali: soprattutto mio padre, essendo il primogenito, l’ho vissuto anche da solo. E’ sempre stata una figura molto importante, ha anche fatto molti sacrifici per me e per questo motivo non finirò mai di ringraziarlo>>.

Rispetto all’ipotesi di allargare ulteriormente la famiglia, Matteo ha le idee chiare: <<Adesso non sono più credibile: prima dicevo che mi sarei fermato al primo figlio, poi al secondo… adesso invece dico una cosa sola: arriviamo a dieci e poi ci fermiamo!>>. Sua moglie Chiara annuisce con dolcezza e abbraccia la piccola Vittoria. L’ultimogenita, almeno per ora.

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