“Operazione Husky”: a Centuripe un’immersione nel nostro passato per un presente (e un futuro) di pace

Sarà visitabile fino a Pasqua, presso lo spazio espositivo Antiquarium di Centuripe, in provincia di Enna, la mostra dal titolo La Guerra in casa. L’Operazione Husky a Regalbuto, Catenanuova e Centuripe (luglio-agosto 1943). Documenti, cimeli, foto e video che raccontano di un passato remoto ma non troppo e di un bene – la pace – da custodire e salvaguardare.

Uno scatto dell’inaugurazione (foto Antiquarium Centuripe)

La mostra, curata da Angelo Plumari con la  collaborazione di Paolo Valvo (docente di Storia contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore), è stata resa possibile grazie a una proficua sinergia tra l’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana,  Aircomm, i  Comuni di Centuripe, Catenanuova e Regalbuto, l’Università Cattolica del Sacro Cuore,  la Fondazione De Gasperi, il Parco Archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. L’esposizione mira a ricostruire – attraverso documenti del tempo, piante, testimonianze, video, foto, reperti e cimeli storici – gli eventi accaduti nel territorio nord della provincia di Enna, che sono stati determinanti per la conquista della Sicilia da parte degli alleati durante la Seconda guerra mondiale.

L’ottantesimo anniversario dello sbarco angloamericano in Sicilia e della successiva occupazione militare dell’isola (“Operazione Husky”, 9 luglio-17 agosto 1943), che ha conosciuto nei comuni di Centuripe, Catenanuova, Regalbuto, Agira e Troina alcune delle sue pagine più cruente e strategicamente decisive, rappresenta un’occasione privilegiata per promuovere presso un pubblico ampio la conoscenza dell’entroterra ennese e della sua storia, anche in un’ottica di slow tourism. Allo stesso tempo, addentrarsi nei meandri di un conflitto bellico aiuta a riflettere sulle sofferenze che ogni guerra porta con sé: una presa di coscienza utile a favorire la costruzione di percorsi di pace e di dialogo tra i popoli.

Alcuni reperti in mostra (foto Antiquarium Centuripe)

Muovendo da queste premesse, i Comuni di Centuripe, Catenanuova e Regalbuto hanno deciso di unire le proprie forze per valorizzare le innumerevoli testimonianze materiali e immateriali dell’Operazione Husky presenti nei rispettivi territori, al fine di consolidare una memoria diffusa degli eventi legati allo sbarco e contribuire all’educazione civile con un’iniziativa qualificata di Public History. Alla mostra saranno associati degli itinerari turistici nel territorio dei tre Comuni, in sinergia con altre iniziative nazionali e internazionali già avviate nell’entroterra ennese (come l’itinerario canadese The Walk for Remembrance and Peace).

<<La Campagna di Sicilia – afferma Angelo Plumari, curatore della mostra – appare come un passaggio fugace rispetto agli atroci avvenimenti che hanno caratterizzato la Seconda Guerra mondiale. Solo 38 giorni di battaglie, che hanno tuttavia rappresentato per chi li ha vissuti un trauma indelebile, trasmesso in vari modi a noi generazioni successive. La mostra, con i suoi contenuti, vuole essere un’occasione per “vedere” e “raccontare” questa pagina di storia del nostro territorio. Un’occasione preziosa per “commemorare”, cioè “fare memoria insieme” una memoria che avrà valore se, trattando di guerra, ci darà l’occasione di coltivare la pace dentro ognuno di noi e tra noi>>.

Parole a cui fanno eco quelle di Paolo Valvo: <<L’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione De Gasperi hanno deciso di contribuire in modo significativo alla valorizzazione di un territorio le cui immense potenzialità – dal punto di vista storico, archeologico e naturalistico – sono ancora in buona parte da esplorare. All’origine di questo coinvolgimento vi sono, da un lato, la consapevolezza della centralità che gli eventi del luglio-agosto 1943 hanno avuto nel porre le basi della ricostruzione democratica dell’Italia e del suo collocamento internazionale nel dopoguerra e, dall’altro lato, la convinzione che la disseminazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di un territorio sia un elemento chiave anche per il suo sviluppo sociale ed economico. La mostra, che è stata realizzata grazie alla partecipazione fattiva di tutti gli enti coinvolti, è un piccolo ma significativo passo in questa direzione>>.

Grazie ai prestiti del Museo della Memoria (Modica), del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, del Museo Archeologico Regionale di Centuripe e del Museo storico dello sbarco in Sicilia 1943 (Catania) i visitatori della mostra potranno vedere riuniti, per la prima volta, uniformi originali dei reparti coinvolti, suppellettili militari e altri reperti rinvenuti sul campo nell’ambito di ricerche archeologiche di superficie condotte dalla sede di Catania del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Gli oggetti esposti sono accompagnati dalle esclusive riprese video e dalle fotografie: un’esperienza immersiva nel passato, per costruire il presente e il futuro all’insegna della pace.

Giuseppe D’Urso, direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, esprime soddisfazione: <<Il Parco, a seguito di un accordo con il Comune, partecipa all’iniziativa con una significativa selezione delle testimonianze materiali della battaglia custodite presso i depositi del Museo. I reperti in mostra, recuperati attraverso prospezioni archeologiche e pertanto di notevole valore documentario e storico per la ricostruzione delle operazioni belliche nel territorio centuripino, costituiscono una testimonianza da valorizzare e fruire dal punto di vista scientifico e culturale al fine di consolidare una memoria diffusa degli eventi legati allo sbarco e al tempo stesso promuovere il territorio>>. La mostra è visitabile da martedì a domenica, dalle ore 9 alle 14.

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